Di seguito le testimonianze sindoniche presenti nella Valle di Viù e nel Vallone del Richiaglio, raggiungibili sia in auto che attraverso il sentiero escursionistico organizzato ad hoc.

 

Piazzette
Rettoria di San Vito. Lastra metallica con la Sindone sorretta da un angelo, dal Cardinale Carlo Borromeo in porpora cardinalizia e San Francesco di Sales.
Rettoria di San Vito. Metallic slab on which the Holy Shroud is painted as supported by an angel; below the Cardinal Carlo Borromeo and San Francesco from Sales.

 

 

 

Chiandusseglio
Proveniente dalla cappella di Sant’Anna, una tela raffigurante San Francesco da Paola con la Sindone sorretta da due angeli.
Small church dedicated to Sant’Anna. Painting in which San Francesco da Paola worships the Holy Shroud open and supported by two angels.

 

 

 

Lemie
Cappella della Santa Sindone, del XVII secolo, sulla targa si legge: “Christi passionem recolentes Sancta Sindonem veneramur”. All’interno un dipinto in cui la Sindone è distesa e con i due lembi superiori annodati.
Lemie, Holy Shroud Chapel, dated XVII century. On the door you can read “Christi passionem recolentes Sancta Sindonem veneramur”. Inside a painting where the Holy Shroud is painted with two bows on the top corners.

 

 

 

Viù
Proveniente da Venera, oggi conservati al museo presso la parrocchia di Viù ci sono due dipinti. Il primo raffigura la Sindone sorretta da tre Vescovi. Dietro, Emanuele Filiberto, Carlo Emanuele I con il collare dell’Annunziata, sullo sfondo sette tedofori, un portico e drappi rossi, in riferimento al trasferimento del 1578. Un secondo dipinto rappresenta la Madonna, due angeli e la Sindone.
Just two paintings from Venera chapel, currently in the museum near the church of Viù. The Holy Shroud is supported by three Bishops, by Emanuele Filiberto and by Carlo Emanuele I with the Annunziata collar. On the background are the seven light keepers in a porch and red drapes. In the second paiting the Mother of Jesus is shown in the centre and on the sides two angels support the Holy Shroud.

 

Richiaglio
Campanile annesso alla chiesa: una targa ricorda la visita di S.A.R. Umberto di Savoia il 9 agosto 1930.
On bell tower’s facade, a plaque recalls the visit of H.M. Umberto di Savoia Prince of Piedmont on the 9th of August 1930.

 

 

 

 

Biolaj
Cappella della Sindone del XVI secolo. Targa di G. Draconerio del 1731. Il sentiero è stato ritracciato nel 2017 dal CAI appositamente per “Percorsi Sindonici”.
Holy Shroud chappel. Epigraphy is since 1731 by Giuseppe Draconerio. The track was traced specially in 2017 for the service.

 

 

 

 

Portia
Era l’antica strada che da Richiaglio conduceva alla Portia e da qui a Val della Torre ed al castello di Lucento. Molto frequentato in passato insieme al vicino Colle Lunella.
It was a way often used by the inhabitants of the valley to reach the market of Val della Torre, where they used the exchange their homemade products with other groceries that were not available in their area.

 

 

  Il Colle della Portia era la principale via di collegamento tra Val della Torre (loc. Grange Brione) e la Val di Viù (Valli di Lanzo) un itinerario spesso percorso dagli abitanti della valle di Viù per raggiungere il mercato di Val della Torre, dove barattavano i prodotti d’alpeggio con altri beni alimentari non disponibili in montagna. Al tempo in cui la Savoia era occupata dal Re di Francia, nel XVI secolo, l’antica strada che da Richiaglio conduce a Val della Torre proseguiva fino a Lucento, lungo la Paroisse Notre Dame de Stura, sulle proprietà dei Duchi di Savoia e, come tali, più sicure, presidiate, collegate direttamente e geograficamente organizzate con strade lastricate e ponti.

Il Colle della Portia connects Val Casternone (Val della Torre) with Val di Viu’ (Valli di Lanzo), a way often used by the inhabitants of the valley to reach the market of Val della Torre, where they used the exchange their homemade products with other groceries that were not available in their area.

When Savoia (with the exception of the so-called Margherita lands) was occupied by the king of France, in the XVI century, the ancient way that from Richiaglio leads to Val della Torre and to Lucento Castle by lands of the Dukes of Savoia and, as such, they were more safe, secured and directly connected and geographically organized with roads and bridges